Dott.ssa Stefania Passaquindici

La Depressione nei Bambini e negli Adolescenti

Dott.ssa Stefania Passaquindici

Alcuni bambini possono provare, in alcuni momenti, sentimenti di tristezza di diversa gravità, senso di solitudine, unito a mancanza di autonomia, mancanza di interessi, sensi di colpa e vergogna, per altri invece questi episodi sono ricorrenti e con effetti più durevoli nel tempo; in questo ultimo caso si può essere in presenza di patologia depressiva.

Questo tipo di patologia, a lungo studiata negli adulti, è stata spesso trascurata nei bambini. La prima incidenza è nel rendimento scolastico ma porta anche a gravi difficoltà relazionali e sociali che possono essere presenti fino all'età adulta.

Spesso, erroneamente osservata e mal interpretata dai medici e dai genitori, viene confusa con un comportamento tipico dovuto alla crescita e al cambiamento durante le fasi di sviluppo, specie nell'adolescenza, caratterizzata da sentimenti pessimistici e di accresciuta sensibilità dovuti anche a cambiamenti ormonali.

La depressione si presenta associata ad ansia, comportamento distruttivo, abuso di sostanze chimiche, malattia fisica. Sono purtroppo anche frequenti tentativi di suicidio e condotte autolesive.


Fattori di rischio:

  • Presenza di un familiare affetto da depressione
  • Cambiamento repentino delle abitudini di vita
  • Abuso di alcol e sostanze stupefacenti
  • Presenza di altre malattie croniche
  • Lutti o separazioni e divorzi in famiglia
  • Nascita di un fratello/sorella
  • Relazioni conflittuali con coetanei e adulti
  • Difficoltà comunicative in famiglia o nella cerchia sociale
  • Essere stati vittime o testimoni di abusi o violenze
  • Aver subito eventi gravi (incidenti, disastri naturali, atti criminali)
  • Stress continuato


Fattori a cui i genitori devono prestare attenzione

  • Umore triste persistente
  • Cambiamento nelle abitudini alimentari, perdita di peso e dell'appetito
  • Diminuzione dell'interesse per giochi e attività da lui prima ritenute piacevoli
  • Insonnia e incubi notturni ricorrenti
  • Stanchezza cronica eccessiva
  • Sensi di colpa frequenti
  • Sentimento di autosvalutazione costante
  • Aggressività contro se stesso e gli altri
  • Pensieri negativi o catastrofici ricorrenti (morte, suicidio, ecc...)
  • Crisi di pianto immotivabili
  • Tendenza all'isolamento
  • Cefalea persistente
  • Manipolazione ossessiva dei genitali
  • Atteggiamenti compulsivi (lavarsi le mani frequentemente)
  • Ipocondria (paura immotivata di essere affetto da malattie)


ATTENZIONE!

Non è possibile fare una diagnosi considerando uno solo di questi sintomi, devono essere presenti più sintomi contemporanemente, e si devono presentare costanti nel tempo, e comunque non è possibile da soli fare una diagnosi di questo tipo.

Può sicuramente essere utile lo schema sopra riportato per sapere cosa osservare nel bambino, ma occorre che la diagnosi sia fatta da uno specialista.

Inoltre non è facile interpretare adeguatamente i sintomi, specie se si tratta di bambini piccoli, poiché le loro difficoltà espressive possono far interpretare erroneamente un disagio.

I bambini, più degli adolescenti, tendono a somatizzare i propri sintomi (manifestando asma, prurito diffuso, macchie della pelle, ecc..) o attraverso iperattività e mancanza di concentrazione a scuola.

E` importante quindi fare una diagnosi precoce, questo è possibile solo grazie ad un ascolto attivo del bambino, o dell'adolescente, e della giusta interpretazione dei campanelli d'allarme.


Quindi cosa possiamo fare noi genitori in concreto?

  • Non stanchiamoci mai di ascoltarli con attenzione, mostrandoci sempre disponibili
  • Mostriamo fiducia nelle loro capacità
  • Evitiamo troppe critiche (laddove non siano costruttive)
  • Se mostrano sofferenza, offriamo loro ascolto partecipativo non giudicante
  • Rassicuriamoli nelle loro paure
  • Facilitiamo il dialogo
  • Rispettiamo la loro intimità
  • Rispettiamo i loro spazi
  • Rispettiamo i loro tempi


La psicoterapia, soprattutto negli adolescenti (individuale, di gruppo o familiare) è l'intervento più efficace. Solo in seguito a una giusta diagnosi è possibile scegliere un approccio terapeutico specifico e mirato che coinvolga casa e scuola.


A volte i sintomi depressivi si alternano a quelli opposti:

Sentimenti di onnipotenza, logorrea, irrequietezza, mancanza di sonno, irritabilità.

In questo caso probabilmente ci troviamo in presenza di Disturbo bipolare (Depressione/Maniacalità). Questo tipo di patologia, spesso di origine ereditaria, richiede una diagnosi precoce, poiché è particolarmente sensibile al trattamento farmacologico mirato.


Se avverti la necessità di un consulto o semplicemente un supporto, un appoggio per migliorarti come genitore e migliorare perciò il rapporto con tuo figlio,

puoi richiedere un appuntamento per una consulenza a info@psicobiettivo.it

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