Dott.ssa Stefania Passaquindici

Gioco d'azzardo patologico o Ludopatia

Dott.ssa Stefania Passaquindici

Slot machine, gratta e vinci, lotto e superenalotto, giochi al casinò, scommesse sportive o ippiche, bingo e giochi on-line, tutte attrazioni sempre più diffuse nella nostra società, che possono diventare una vera e propria ossessione. Le conseguenze possono essere disastrose ed interessano tutti gli ambiti della vita, lavorativa, personale e familiare. Nel DSM-IV il gioco d'azzardo patologico viene definito come un "comportamento persistente, ricorrente e maladattivo tale da compromettere le attività personali, familiari, lavorative". Rientra nella categoria dei disturbi del controllo degli impulsi.

Il primo obiettivo del giocatore compulsivo non è il guadagno, ma il piacere che gli deriva dal giocare. La perdita di controllo e la compulsività del gioco nella vita del soggetto determinano il deterioramento dei rapporti affettivi, familiari, lavorativi.

Come tutti i soggetti investiti da dipendenze patologiche sono dei grandi mentitori. Arrivano a indebitarsi fortemente, chiedere prestiti a chiunque e prosciugare i conti in banca della famiglia.

E` caratterizzato da tipiche distorsioni cognitive: l'illusione del controllo sugli esiti delle giocate, la credenza che tanto prima o poi arriverà la vittoria e l'uscita di un numero o di una carta o di una combinazione di elementi a una videolottery. Il giocatore pensa che tanto più si gioca, tanto più è alta la probabilità di vincita.

Paradossalmente, alcuni studi hanno evidenziato come il fenomeno si diffonda in maniera esorbitante durante i periodi di crisi economica. Sembra, infatti, che in periodi di difficoltà economiche le persone siano maggiormente inclini ad affidarsi alla fortuna, così come in periodi di difficioltà emotiva si affidano agli oroscopi.

Il giocatore è continuamente intento a pianificare la prossima impresa di gioco, a escogitare modi per procurarsi denaro per giocare; tende a fare puntate sempre maggiori aumentando il grado di eccitazione del gioco; è convinto di riuscire a controllare le sue giocate; non c'e` un momento propizio per il gioco, si può trattare di un momento di tensione e crisi o uno di euforia e felicità.

Arriva a commettere anche atti illegali, come il furto per potersi procurare il denaro, spesso arriva a perdere il lavoro e la famiglia.

In Italia sono state istituite delle associazioni di mutuo aiuto per sostenere i giocatori compulsivi e le loro famiglie.

Spesso la famiglia non sa come comportarsi. Quando "fallisce" uno dei componenti, l'intero nucleo familiare vive un fallimento.

L'unico modo di risolvere le cose sarebbe costringere il giocatore a farsi curare ed entrare in terapia; spesso l'unico sistema è la comunità dove non ci sono punti di contatto col mondo esterno. Difficilmente però un giocatore smetterà di giocare spontaneamente e deciderà autonomamente di entrare in terapia. Purtroppo anche in caso di riuscita del percorso di allontanamento dal gioco, molto alta è la probabilità di ricaduta, anche se un futuro sereno è possibile come altrettanto indispensabile un aiuto e un sostegno, non solo di tipo terapeutico per chi è patologicamente deviato, ma anche per gli altri membri della famiglia.


Se avete dubbi sulle attività di gioco dei vostri familiari rivolgetevi alle strutture di sostegno di tali dipendenze, sperare che smetta da solo è un'illusione, e più tempo passa e più possibilità ci sono che il giocatore porti l'intera famiglia al fallimento.

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