Il Binge Eating Disorder (BED)
Dott.ssa Stefania Passaquindici
Detto anche disturbo da alimentazione incontrollata. Prevede episodi ricorrenti di abbuffate associati ad almeno tre dei seguenti sintomi:
- Mangiare molto più rapidamente del normale
- Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni
- Mangiare grandi quantitativi di cibo anche se in assenza di appetito o fame
- Mangiare in solitudine per vergogna
- Provare disgusto verso di sé, depressione, e senso di colpa dopo ogni episodio
- E` presente un marcato disagio nei confronti del comportamento bulimico
- Le abbuffate avvengono in media almeno 2 giorni la settimana per un periodo di 6 mesi
Nel Binge Eating Disorder viene citata la teoria multifattoriale che comprende:
- Fattori genetici
- Fattori neuroendocrini
- Fattori evolutivi ed affettivi
- Fattori sociali
Tra questi, sembrerebbero rivestire un ruolo fondamentale le difficili esperienze di vita infantile, la presenza di disturbi depressivi nei genitori, la tendenza all'obesità e la ripetuta esposizione a commenti negativi riguardo la forma, il peso e la modalità di alimentazione. Contrariamente a quanto avviene nella bulimia nervosa, le abbuffate potrebbero rappresentare una fuga o un blocco emotivo e del pensiero, di fronte ad uno stato emotivo ritenuto intollerabile, oppure rappresentare una difficoltà nella gestione degli impulsi.
Si ritiene che questo disturbo colpisca maggiormente tra la seconda e la terza decade di vita, ciò nonostante, indagini retrospettive hanno rivelato che la perdita di controllo sul cibo esordisce assai più precocemente della diagnosi ed in genere prima dei venti anni; questo lasso di tempo tra esordio e diagnosi potrebbe in parte spiegare la tendenza alla cronicizzazione del disturbo.
Da anni la ricerca si è focalizzata anche sulla possibile influenza dei fattori ormonali nella patogenesi delle abbuffate, tra questi i più scrutati sono l'insulina, l'adiponectina, la leptina e la grelina, e i cannabinoidi.
Tra i fattori psicosociali in grado di influenzare l'insorgenza della malattia si sono evidenziati maggiormente la preoccupazione e l'insoddisfazione per l'immagine corporea o il peso e il frequente ricorso a diete dimagranti.
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